TEX La Vita

Fumo di china...

TEX La Vita

Messaggioda pila » mer 24 ott 2007, 20:24

Premessa
Tutto quel che sappiamo di Tex ci viene da quanto, nel corso degli anni, gli autori ci hanno rivelato nelle varie storie, che sono, quindi, l'unica fonte a cui attingere. Il problema principale a cui ci si trova di fronte e' che le stesse storie sono spesso in forte contraddizione tra loro riguardo alla collocazione cronologica. Per questo motivo il "biografo" ha deciso che l'unica partecipazione valida di Tex alla guerra di seccessione è quella narrata a partire dai nn. 113/15 in poi e che la stessa precede cronologicamente ogni altra avventura sino ad oggi narrata, compresa la mitica "Il passato di Tex". Mi rendo conto che questa può essere considerata una scelta arbitraria, ma, d'altra parte, a mio modesto parere, ogni altra spiegazione sarebbe improponibile per le profonde contraddizioni che finirebbe per generare. Se l'idea non vi piace, ricordatevi che non è che la logica conseguenza della partecipazione di Tex alla predetta guerra e del fatto che il nostro ha un figlio ormai adulto. Ed ora possiamo cominciare.

L'ambiente familiare

Tex nasce in un data compresa tra il 1838 ed il 1841 (una data anteriore lo renderebbe troppo vecchio, mentre una posteriore lo renderebbe troppo giovane all'inizio della guerra) in un ranch situato nei pressi di Rock Spring, non lontano dalle sorgenti del fiume Nueces nel Texas. Di suo padre conosciamo soltanto il nome, Ken, e nient'altro, della madre neanche quello. Di quest'entità sfuggente che sono i genitori di Tex siamo in grado di dire solo pochissime cose: innanzitutto entrambi non sono nati nel Texas, i primi americani vi arrivarono, infatti, sotto la guida di Stephen Austin nel 1821 ed a quell'epoca essi dovevano necessariamente essere dei bambini. Non sappiamo se giunsero in Texas con la prima ondata migratoria o se vi arrivarono più tardi, in ogni caso appartenevano a famiglie di pionieri provenienti forse dal sud, (Kentucky, Tennessee) oppure dalla valle dell'Ohio o dai territori del nord est (Pennsylvania, New York ecc.).Ken Willer, in particolare deve essere stato un tipico uomo del west, pronto a difendere i suoi possessi dalle incursioni indiane, dai ladri e (ovviamente) dai messicani, geloso ed orgoglioso della sua indipendenza e capace di difendere i suoi diritti con la forza se necessario, caratteristiche che ritroveremo anche nel figlio. Deve aver preso parte alla lotta per l'indipendenza, ma non era ad Alamo, per quanto il suo ranch si trovasse a non molte miglia di distanza da S. Antonio, ma forse, chissà , potrebbe esservi morto qualcuno della sua famiglia. Della madre si può solo dire che probabilmente era una classica donna di frontiera, ma oltre entriamo nel campo delle pure ipotesi. Ultimo membro della famiglia è il fratello Sam (probabilmente così chiamato in onore di Sam Houston, l'eroe dell'indipendenza Texana). Non è specificato se sia fratello minore o maggiore, visto come appare nella sua prima e ad oggi unica apparizione (82/84) propenderei a considerarlo maggiore, anche se ciò non farà felice chi non ama vedere Tex secondo anche nell'ordine di nascita. Si tratta di un tipo profondamente diverso da Tex, più serio e riflessivo, non ama l'uso delle armi, anche se è probabile che le sappia usare bene, ed appare certamente più ingenuo e meno smaliziato del fratello. Nel gruppetto familiare c'è anche Gunny Bill, un vecchio amico di Ken sicuramente dalla vita avventurosa e maestro nell'uso di ogni tipo di arma, come del resto dice il suo soprannome (Bill l'armiere). Sarà lui ad insegnare a Tex tutti i trucchi di sveltezza ed abilità che in seguito ne faranno una leggenda tra i tiratori.

Dall'infanzia alla guerra civile

Dell'infanzia di Tex sappiamo poco o nulla: possiamo dire che il suo migliore amico degli anni giovanile è un giovane ed irruento cowboy di nome Clarence Hutchenrider, detto Hutch e che sarà con lui che, a 15 anni, Tex si prenderà la sua prima sbronza. Possiamo immaginarci il suo ritorno a casa sotto lo sguardo severo di sua madre (ammesso che fosse ancora viva) e quello divertito del vecchio Gunny Bill e, magari, del padre. Del momento delle sue altre iniziazioni all'età adulta non c'è dato sapere nulla. Per certo, possiamo affermare che già prima del 1861 Tex ha avuto il suo battesimo del fuoco ed ha certamente ucciso, in circostanze ancora non narrate, il suo primo avversario. Nella primavera del 1861, nel pieno delle discussioni seguite all'elezione alla Presidenza di Abraham Lincoln e della secessione di diversi stati, tra cui il Texas, Tex, decide di lasciare il ranch paterno ed assieme a due amici: "Damned" Dick Dayton e Rod Virgil parte per portare a nord una piccola mandria da vendere. Cosa lo spinga a questo, ansia d'avventure od altro, non è dato saperlo. Sorpreso dallo scoppio della guerra civile il terzetto si divide: Rod parte per arruolarsi nell'esercito confederato, Tex e Dick, dopo alterne vicende finiranno per arruolarsi tra gli esploratori dell'esercito dell'Unione (Incidentalmente questa è la prima ed unica occasione in cui il nostro si troverà ad operare agli ordini diretti dei militari; nella stessa circostanza acquisirà per la prima volta un fucile a ripetizione nel cui uso, naturalmente, si dimostrerà subito abilissimo). Dopo varie avventure Tex ritroverà l'amico Rod nell'aprile 1862 nell'inferno di Shiloh in tempo per vederlo morire. Scosso dall'evento giurerò di non usare più le armi contro i "fratelli" sudisti, se non per autodifesa (nn. 113/115). Circa sei mesi dopo nel confine tra New Mexico e Texas le circostanze forzeranno un'alleanza tra lui, Damned Dick ed il tenente sudista Beau Danville contro una banda di Comanches. (AW 1998) Quel che succede nei due anni seguenti non c'è ancora stato narrato, a parte un singolo breve episodio avvenuto nel Tennessee, quando il tenente sudista Johnny Butler lo salva dalle sabbie mobili (Sp.T 10). Lo ritroviamo, da solo, verso la fine del 1864, nell'ultimo e più duro periodo del conflitto, coinvolto nelle amare vicende dei due cugini John e Leslie Walcott che militano nei due opposti eserciti (nn. 297/299).
Alla fine della guerra Tex, lasciato definitivamente Damned Dick, che forse ha preferito restare nell'esercito, decide di tornare a casa.


Fuorilegge

Quanto tempo, sia passato dalla fine della guerra al ritorno di Tex non si sa con certezza. Quel che è certo è che, dopo qualche tempo dal suo ritorno una banda di razziatori sorprende suo padre sui pascoli e lo uccide portandosi via la mandria. Tex e Gunny Bill, contro il parere di Sam, scrupoloso osservatore della legge, decidono di inseguire i banditi oltre il confine messicano e raggiuntili in una posada di un vicino villaggio li uccidono in un rapido conflitto a fuoco. Sorpresi dai rurales, sono costretti a fuggire, ma Gunny Bill rimane ucciso e Tex lo seppellirà sulla sponda texana del Rio Grande. A questo punto Tex decide di non rimanere al ranch e, dopo essersi fatto liquidare dal fratello la sua parte di eredità , se ne va in cerca d'avventure. Giunto a S. Antonio si unisce al rodeo dei fratelli Corliss, dimostrandosi (c'era da dubitarne?) abilissimo in tutte le prove. In quest'occasione domerà uno stallone selvaggio che diventerà il suo inseparabile compagno d'avventure per i successivi vent'anni e riuscirà anche a debellare un giro di estorsioni ai danni della gente del rodeo. Qualche tempo dopo viene avvertito che il fratello è stato ucciso a tradimento da Tom Rebo un faccendiere che domina la cittadina texana di Calver City e che mirava ad impadronirsi del suo ranch. Tex non perde tempo, si licenzia, parte per Calver City ed in breve tempo compie la sua vendetta uccidendo Rebo e decimandone la banda in un epico scontro (Uno dei pochi sopravvissuti sarà il braccio destro di Rebo, John Coffin, con cui Tex avrà ancora a che fare in futuro). Purtroppo per lui, anche lo sceriffo Steve Mallory faceva parte della banda e fa mettere sulla testa del nostro una sostanziosa taglia (nn. 82/84). Tex si ritroverà , quindi, inseguito da sceriffi e cacciatori di taglie di tutto il west. Per sfuggire alla cattura si rifugia nel Messico sconvolto dalla guerra civile tra i sostenitori dell'Imperatore Massimiliano D'Asburgo e quelli del Presidente Benito Juarez.. Senza volerlo, si trova coinvolto nel piano organizzato da una banda di ex sudisti di origine irlandese, di cui fa parte anche il suo vecchio amico Hutch e che ora è al servizio dell'Imperatore, per attentare alla vita di Juarez, in cambio di denaro che dovrà servire a finanziare la guerriglia antibritannica in Irlanda. Il loro piano fallirà proprio grazie all'intervento del nostro e di una ragazza, agente Juarista, tuttavia, Tex deciderà di non consegnarli ai loro nemici, ma li porterà , invece, al sicuro dietro le linee juariste, spinto indubbiamente dall'amicizia verso Hutch, ma anche da una certa vena romantica che gli fa trovare simpatici quegli irriducibili ribelli (n. 440). Tornato negli Stati Uniti Tex si ritroverà nuovamente braccato dalla legge, ma contemporaneamente non potrà fare a meno di mettersi sempre dalla parte dei più deboli contro le altrui prepotenze, spinto da un forte e personale senso della giustizia. Non sappiamo con certezza a quante e quali imprese si dedichi dopo il suo ritorno dal Messico, sappiamo solo che qualche tempo dopo lo ritroviamo, reduce dall'ennesima fuga da uno sceriffo, nelle gole del Raimbow Canyon. Il caso lo mette sulla pista di due vecchie conoscenze: Tesah, la figlia del Sakem dei Pawnees Orso Grigio, da lui conosciuta circa dieci anni prima quando lei era ancora poco più di una bambina (poichè a quest'epoca Tex ha circa 27/28 anni e Tesah sembra averne circa 20, dobbiamo concludere che l'incontro è avvenuto durante un viaggio giovanile nelle praterie del nord ovest molto prima della guerra, magari in compagnia del padre e/o di Gunny Bill) e John Coffin. Tex aiuterà la ragazza a vendicare la morte del padre assassinato, nonchè a rintracciare un antico tesoro, e chiuderà , una volta per tutte, i conti con Coffin, lasciato svenuto nel bel mezzo del suo ranch in fiamme (n. 1). Sembra esserci anche della tensione romantica fra Tex e Tesah, ma la cosa non avrà sviluppi e, dopo una sola altra apparizione, la ragazza non darà più notizie di se. In questo periodo Tex vive una serie frenetica di avventure senza un'apparente soluzione di continuità : prima si scontra con la temibile banda della Mano Rossa e riesce a distruggerla (n. 1), poi, nei pressi di El Paso, soccorre un uomo morente e gli promette di sgominare la banda del feroce predone messicano El Diablo. In quest'occasione conosce un ranger: Jeff Weber, che gli offre l'occasione di cambiar vita e lo presenta a due persone che avranno un impatto profondo sulle sue vicende future: Herbert Marshall, capo di un servizio federale che usa agenti spesso in incognito con il compito di riportare l'ordine nel turbolento west e Kit Carson, famoso scout, anche lui agente segreto. Tex accetta di entrare nell'organizzazione, di cui diverrà il n. 3, dopo, nell'ordine, Arkansas Joe e Kit Carson, (n. 1) poi si rituffa nell'avventura.


Da fuorilegge a ranger e viceversa

Dopo aver eliminato Bill Mohican, un bieco rapitore di fanciulle (n. 1) Tex si reca a Silver City nel Texas per vendicare la morte del suo amico Jeff e continuarne le indagini (n. 1 e 2) tese a stroncare un traffico d'armi di contrabbando. Vale la pena di soffermarsi su quest'avventura, la prima in cui agisce come ranger, sia pure sotto la copertura ufficiale di fuorilegge e l'unica, credo, dove riesce a far innamorare di se ben due donne in un colpo solo e senza neppure provarci. La prima è Joan Baker, la bruna figlia del coraggioso direttore dell'unico giornale di Silver City che lui salverà dall'attacco di un gruppo di malviventi; la seconda è la bionda fatale Marie Gold, socia e probabile amante del bieco Bud Lowett, capitano del battello River's Queen, padrone della città e capo della banda di trafficanti. Ha conosciuto Tex da pochi minuti e, senza pensarci due volte estrae una derringer dalla scollatura ed uccide un balordo che gli voleva sparare alle spalle. Subito dopo invita Tex nella sua stanza. Non ci è dato sapere se tra i due succede qualcosa nel breve periodo che rimangono al piano superiore, ma è certo che il nostro ha fatto breccia nella dura corazza da donna vissuta di Marie Gold, che in seguito, scoperto che Lowett e tutta la banda si apprestano a farlo fuori, non esita un istante ad avvertirlo, senza badare alle possibili conseguenze, permettendo così a Tex di affrontare i suoi avversari preparato di farli fuori tutti in uno scontro epico che quasi gli costa la vita. Sopravvissuto ad almeno cinque ferite e dopo due mesi di convalescenza Tex lascia Silver City, lasciandosi dietro un'infelice Joan Baker, che sperava forse di poterlo accalappiare. Quanto a Marie Gold, non ci è dato sapere qual è stato il suo destino. Nel breve periodo successivo, una stagione più unica che rara che dura di sicuro non più di un anno, Tex riempirà quasi in egual misura i territori del sud ovest di cadaveri di malfattori e di cuori infranti di belle fanciulle.

Dopo aver assicurato alla giustizia assieme a Kit Carson una banda di ladri di bestiame (n. 2), si trova coinvolto assieme alla bella Tesah in un intrigo che vede coinvolti una banda di messicani, un favoloso tesoro nascosto ed una comunità di discendenti degli Aztechi che vive in una valle nascosta (il Messico pullula letteralmente di valli nascoste dove vivono comunità di discendenti degli Aztechi o dei Maya e Tex, prima o poi, le scoprirà tutte). Aiutati gli Aztechi a liberarsi dei perfidi messicani che volevano sfruttarli per impadronirsi del tesoro (nn. 2/3). Tex non ha tempo di riposarsi, deciso ad impadronirsi del tesoro, infatti, l'esercito messicano invade proditoriamente il New Mexico e devasta Santa Fe. Sarà costretto a ritirarsi, ma comincerà subito dopo una logorante guerriglia, servendosi anche di temibili spie tra cui l'uomo che diventerà un giorno il più implacabile nemico di Tex: Mefisto.
Steve Dickart, alias Mefisto il Mago, sembra solo un illusionista da due soldi, ma è davvero diabolico, furbo e spietato come suggerisce il suo nome. Aiutato dall'altrettanto diabolica sorella Lily, che si incarica di sedurre un ingenuo tenente di cavalleria e lo convince ad aiutarli, non solo riesce ad evadere dalle grinfie di Tex che li aveva arrestati entrambi, ma lo incastra anche per l'omicidio del povero tenente in realtà commesso proprio dallo stesso Mefisto. Intrappolato senza speranza Tex è condannato a morte, ma proprio alla vigilia dell'esecuzione Kit Carson interviene e, passatagli di nascosto una pistola, gli permette di evadere. Quest'atto è il definitivo cemento di un'amicizia che da allora in poi sarà duratura ed incondizionata per entrambi. Riuscito ad evadere Tex, tornato ancora una volta fuorilegge, si dirige verso il confine messicano e dopo alterne vicissitudini (tra le altre cose smaschera un banchiere truffaldino e fa giustizia di uno sceriffo corrotto) si unisce ad un contrabbandiere che gli fa conoscere Montales, El Desperado, che si batte contro il corrotto e dittatoriale governo messicano, Grazie a suo aiuto ritrova Mefisto e Lily che rispedirà negli Stati Uniti insieme alle prove della loro colpevolezza e della sua innocenza (nn.3/4), inconsapevole che circa vent'anni dopo Mefisto, diventato esperto in arti di magia nera, tornerà ripetutamente a tormentarlo. Compiuta la sua vendetta Tex decide di unirsi a Montales nella sua lotta contro il governo messicano. Dopo alterne vicende, durante le quali emerge chiaramente la vocazione democratica di Tex ed il suo essere senza mezzi termini dalla parte dei deboli e degli oppressi senza badare alla razza o nazionalità , la rivoluzione trionfa ed un governo democratico è instaurato a Città del Messico (n. 4). Tornato, finalmente negli Stati Uniti, Tex si ritrova subito nei guai, aiutando una coppia di anziani coniugi a difendere il loro ranch dalle mire di una losca cricca che si rivelerà essere solo parte di una più grande setta gestita da una comunità cinese dedita, tra le altre cose, al traffico dell'oppio. Giunto sulle tracce dell'organizzazione Tex si riunirà a Kit Carson e verrà riammesso nel corpo dei rangers. (nn. 4/5). Distrutta l'organizzazione criminale Tex e Carson non hanno il tempo di riposare e sono inviati a Yuma con l'incarico di distruggere la banda di rapinatori che terrorizza la regione guidata dalla perfida Satania. I due ci riusciranno, ma la loro nemica preferirà suicidarsi gettandosi in un burrone piuttosto che farsi catturare. (n. 5). In seguito, dopo aver ripulito una cittadina mineraria dal solito prepotente che vuole impadronirsi delle miniere (nn. 5/6), i due amici si separeranno per qualche tempo. Tex tornerà in Messico per liberare Montales, detenuto nel penitenziario dell'Isola Tiburon, dopo un colpo di stato che ha rovesciato il governo democratico. In quest'occasione Tex conoscerà la bella e coraggiosa Lupe Velasco, una ragazzina in fuga da un tutore animato da cattive intenzioni. Lupe, è appena il caso di dirlo, si innamorerà di lui, ma, ahimè¨, non avrà fortuna, anche perchè sono in vista grossi cambiamenti nella vita di Tex.
Riuscito, dopo varie vicissitudini a liberare Montales (nn. 6/7), Tex torna negli U.S.A. lasciando all'amico il compito di liberare il proprio paese dalla tirannia. Gli viene affidata una nuova missione: recarsi a Durango e scoprire chi fomenta la rivolta tra i Navajos e vende loro armi. Appena giunto in zona viene catturato dai Navajos e verrebbe torturato a morte se la figlia del capo: Lilyth, che lo conosce di fama, non decidesse di appellarsi al suo diritto di prenderlo come sposo. Ora, posto di fronte all'alternativa tra il finire bucherellato come un puntaspilli dalle frecce navajos o sposare una bellissima indiana anche il più impenitente degli scapoli non avrebbe esitazioni. Infatti, Tex decide di accettare il matrimonio. Dopo la cerimonia Tex, che è riuscito ad ottenere dal capo Freccia Rossa una tregua, è lasciato libero ed è qui che si rivela la vera tempra di cui è fatto. Alla domanda di Lilyth che gli chiede: "tornerai?" Lui risponde: "Tornerò e non soltanto per far seppellire l'ascia di guerra". Nessuno, nemmeno la stessa Lilyth, avrebbe nulla da dire se si sottraesse da un matrimonio impostogli dalla necessità , ma Tex non è il tipo d'uomo che fa queste cose, ha preso un impegno e lo onorerà costi quel che costi. Il destino, intanto, è in agguato per giocargli brutti tiri: i suoi nemici, scoperte le sue intenzioni, gli tendono una trappola e Tex si ritrova accusato dell'omicidio del corrotto agente indiano dei Navajos. Riuscirà a fuggire, ma ancora una volta si ritroverà ad essere un latitante con una taglia sulla testa. Deciso a riscattarsi si rifugia presso i Navajos e, rivestito di un costume e cappuccio neri, si mette a perseguitare i trafficanti di cui aveva, in precedenza, scoperto l'identità . A causa del suo travestimento gli indiani gli danno il nome di Aquila della Notte. Durante questo periodo possiamo capire che il matrimonio di convenienza con Lilyth si è pian, piano trasformato in qualcosa di più e che Tex ha trovato una nuova casa ed una famiglia. Con l'aiuto di Kit Carson riuscirà a sgominare la banda, riuscendo a catturare i mercanti d'armi Brennan e Teller ed a riabilitare il suo nome, dopo di che si dimetterà dal corpo dei rangers, disgustato dalla scarsa fiducia che tutti, ad eccezione di Carson, hanno dimostrato in lui e tornerà alla Riserva Navajo deciso a restarci (nn. 7/8).

"Il tempo più felice della mia vita"

Libero dai doveri di tutore della legge e non più perseguitato dalla giustizia, Tex torna da Lilyth. Il giustiziere solitario ha trovato, a quanto sembra, la pace e la serenità che da lungo tempo gli mancavano. In seguito definirà quel breve periodo come: "Il tempo più felice della mia vita" ed è una frase molto significativa per un uomo che raramente darà voce ai propri sentimenti. Come abbiamo già detto in Lilyth, sia pure in circostanze particolari, Tex ha finalmente trovato la donna della sua vita, non possono esservi dubbi che anche in lui sia nato un forte sentimento nei confronti della ragazza e che per lei sia disposto ad abbandonare la sua vita vagabonda, tanto più che entro breve tempo i due avranno anche un figlio. Durante questo periodo Tex ha l'opportunità di conoscere un giovane Navajo: Tiger Jack, che aiuterà a rintracciare i rapitori della sua promessa sposa Taniah, anche se arriveranno troppo tardi per impedire la morte della ragazza, suicidatasi per sottrarsi alla violenza di un caporione messicano. Quest'incontro, che sembra avvenuto poco prima della nascita del figlio di Tex e Lilyth, segnerà la vita di entrambi, perchè d'ora innanzi Tiger Jack diventerà un fedele amico di Tex e sarà al suo fianco nei momenti più duri. (nn. 384/387). I momenti duri arrivano poco dopo, quando i due mercanti d'armi Brennan e Teller, decisi a vendicarsi di Tex, trovano il modo di scatenare un'epidemia di vaiolo nella riserva. A causa dell'epidemia Liyth muore e Tex sulla sua tomba, in una scena di forte sapore shakespeariano, giura di non avere requie finchè non avrà avuto la sua vendetta su tutti i responsabili. Con l'aiuto di Tiger Jack rintraccia ogni singolo uomo che ha messo mano al complotto ed implacabilmente porta a compimento il suo giuramento. Solo Sam Brennan riuscirà , per il momento, a sfuggirgli (caso più unico che raro) e Tex dovrà aspettare vent'anni per completare la sua vendetta (nn. 104/106).

Il vagabondo del west

Dopo aver perso le tracce di Sam Brennan nel Messico infiammato dalla guerra civile, presumibilmente fomentata da Montales ed i suoi seguaci, Tex diventa un vero e proprio vagabondo, che, con la sola compagnia del fido Tiger, vaga da un luogo all'altro dei territori del sud-ovest. Si potrebbe tentare una spiegazione in chiave psicologica di questo comportamento e dire che Tex non riesce a tornare al villaggio dal figlio bambino (a quest'epoca di sicuro non può avere più di un anno) perchè ancora oppresso dal dolore per la perdita della moglie, dolore che, come sempre è abituato a non esternare. Sia come sia, è in questa veste che lo ritroviamo qualche tempo dopo l'infruttuosa conclusione della sua caccia a Sam Brennan, ma non troppo (apprenderemo in seguito che lui e Kit Carson non si vedono da un anno e che all'epoca del loro ultimo incontro Lilyth era ancora viva e, poichè Carson dimostrerà di non conoscere Tiger Jack, appare ovvio che l'incontro stesso deve essere avvenuto o prima che Tex conoscesse l'indiano o durante quel periodo in cui Tiger si era ritirato in solitudine dopo la morte di Taniah). In una breve successione di eventi Tex e Tiger, con l'occasionale aiuto di Carson, sgomineranno la banda Dal ton, smaschereranno gli intrighi di uno stregone Yaqui ed affronteranno una banda che tiene in pugno la cittadina di El Paso (nn. 8/9)

Gli anni oscuri

Dopo gli avvenimenti di cui sopra passano diversi anni e ritroviamo Tex al villaggio Navajo, suo figlio, il piccolo Kit, ha ormai raggiunto l'età di circa 5/6 anni e le tempie di Carson cominciano ad ingrigirsi. Cosa Tex abbia fatto nei tre, quattro anni passati non è dato saperlo, è possibile, ma non certo, che si situi in questo periodo il suo scontro con una banda di agguerriti Comanches e l'incontro con il mezzosangue Mickey Finn (n. 417).
Tex viene richiamato in servizio su richiesta del vecchio Marshall, che lo incarica di rintracciare ed arrestare in Canada gli assassini del vecchio amico Arkansas Joe (commovente è la scena in cui Tex riceve dalle mani di Kit Carson la sua vecchia stella n. 3 che a suo tempo gli aveva appuntato al petto lo stesso Marshall). Recatosi in Canada Tex riesce nella sua missione, ma vive anche varie avventure in compagnia di due nuovi amici: la Giubba Rossa Jim Brandon ed il meticcio francofono Gros Jean.. (nn. 10/12)
Dopo quest'avventura non sappiamo praticamente più niente di Tex per i successivi dieci anni. Di questo periodo sappiamo solo che, ad una certa età suo figlio Kit viene mandato a studiare alla missione dei padri francescani di Taos nel New Mexico e che farà ritorno alla riserva circa all'età di 15 anni. Mistero assoluto sulle attività di Tex, anche, se è certo che il nostro deve aver necessariamente vissuto più di un avventura e sarebbe interessante se qualcuno, prima o poi, si interessasse di fornircene un resoconto. In dieci anni ce ne devono essere di cose da raccontare e per ora conosciamo per certo una sola avventura in cui Mentre da la caccia ad una coppia di rapinatori di Banche assieme a Carson, Tex trova il tempo di dare una lezione di vita ad un giovane pistolero (Specchio maggio 1998). Probabilmente va inserita in questo periodo, o in quello ancora precedente di intervallo tra l'avventura di El Paso e quelle in Canada, anche l'incontro con un giovane Buffalo Bill all'epoca in cui cacciava bisonti per l'Union Pacific. (nn. 82/83). In questa storia Tex è accompagnato da Tiger Jack, suo pard abituale di quegli anni ed il Carson che vi compare brevemente potrebbe avere i capelli grigi e non bianchi. Certo, Tex viene chiamato dai Cheyennes "capo bianco dei Navajos", ma potrebbe essere un'espressione onorifica che non allude all'effettività di una carica al tempo tenuta da Freccia Rossa. Ok è una spiegazione tirata per i capelli, ma è anche l'unica che permetterebbe di renderla conciliare la cronologia di Tex con quella di Buffalo Bill. Il successivo incontro Tra i due avverrà , infatti, quando Bill è già titolare del Wild West Show, vale a dire circa 15/18 anni dopo gli anni della ferrovia (incidentalmente quello narrato nei nn. 435/437, non sembra essere un secondo incontro, Buffalo Bill sembra, infatti, conoscere Kit Carson che nella precedente avventura compariva solo all'inizio senza mai incontrare Bill, quindi ci deve essere stato un altro incontro almeno con Kit Carson, altra storia mai narrata). Se il primo incontro fosse avvenuto in contemporanea con le altre storie narrate nei n. dall'81 all'83, all'epoca del secondo incontro Tex dovrebbe avere più di sessant'anni, Kit quasi quaranta e di Carson è meglio non parlare.

Conclusioni

Dopo il ritorno di Kit alla riserva ed il suo ingresso in pianta stabile nel gruppo di compagni d'avventura del padre (n. 12) le avventure di Tex proseguono secondo la sequenza degli albi a lui dedicati dal n. 12 all'ultimo uscito senza rilevanti soluzioni di continuità e senza grossi problemi di inserimento delle varie storie fuori serie come Texoni, Almanacchi e Maxi Tex. Non è detto, comunque, che tutte le storie siano pubblicate nella giusta sequenza cronologica ed un'analisi dettagliata potrebbe rivelare delle sorprese.
Dalla ricostruzione degli eventi sin qui fatta appare abbastanza chiaro che le attuali avventure di Tex si svolgono nei tardi anni ottanta del XIX secolo. Volendo azzardare una data, basandomi sul fatto che l'avventura con Buffalo Bill dei nn. 435/437 è ambientata nel 1886 (data che si ricava dal fatto che Annie Oakley, personaggio realmente esistito e nata nel 1861, dichiara di avere 25 anni) direi 1887 od, al massimo, 1888. Ricordiamo che esistono, comunque, due avventure ambientate esplicitamente una nel maggio 1889 (OKLAHOMA 1991) ed una nel periodo 1889/90 ("Morte di un soldato" nn. 88/89) che, potrebbero, però essere ambientate in un vicino futuro.
Si tratta, come già detto di una ricostruzione in parte arbitraria e, per quanto riguarda la datazione, smentita da alcune storie anche recenti. Tralasciando quelle che possono essere considerate "licenze poetiche" (vedi gli scontri con i Dalton e Butch Cassidy o la Ford T guidata da Pat Mc Ryan nel n. 34), rimangono alcune vistose incongruenze, tra cui quella già citata sui due incontri con Buffalo Bill che ho cercato di spiegare sopra e quella che vede Tex salvare la vita al candidato presidenziale (e futuro presidente) del 1876 Rutherford B. Hayes nel n. 220 e, successivamente, nei nn. 393/395, sventare un altro attentato ad un presidente impegnato in un giro per la rielezione, che da come viene presentato sembra Ulysses S. Grant (anche se quest'ultimo aveva barba e capelli neri), se ciò fosse vero, la storia dovrebbe svolgersi nel 1872 e ciò sarebbe incompatibile non solo con la presente cronologia, ma anche con la storia del n. 220. Volendo far rientrare questa storia nella cronologia fin qui presentata, dobbiamo dire che in quel periodo storico, per quanto strano possa sembrare, solo altri due presidenti furono ricandidati per una rielezione: il democratico Grover Cleveland nel 1888 ed il repubblicano Benjamin Harrison nel 1892. (nota curiosa Cleveland perse nel 1888 a favore di Harrison e poi, a sua volta lo sconfisse nel 1892, diventando l'unico Presidente aver vinto due elezioni non consecutive). Cleveland sarebbe la scelta giusta per ciò che riguarda l'anno, ma non coincide nell'aspetto fisico, Harrison ha l'aspetto fisico giusto (ed era pure ufficiale nordista durante la guerra, proprio come Grant), ma ci porterebbe nel 1892, con i problemi connessi ad una scelta temporale tanto avanzata.
L'unico modo di liberarsi di una tentazione è cedervi Oscar Wilde

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