Guido Crepax

Fumo di china...

Guido Crepax

Messaggioda pila » gio 25 ott 2007, 9:18

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Nato il 15 luglio 1933 a Milano (è morto, malato di sclerosi a placche, nella notte tra il 30 e il 31 luglio 2003), Guido Crepax si laurea in Architettura al Politecninco nel 1958. Già mentre studia inizia a realizzare manifesti pubblicitari e copertine di dischi e di libri. Nel 1959 comincia la collaborazione con il mensile "Tempo Medico", disegnando tutte le copertine fino alla seconda metà degli anni Ottanta e le prime tavole a fumetti per la rubrica "Circuito Interno". Nel maggio del 1965 debutta sulle pagine di "Linus" - è il primo autore italiano a collaborare con questa rivista -, creando il fumetto di Philip Rembrandt, alias Neutron, critico d'arte e investigatore dilettante, fidanzato con Valentina, che diventa in breve la capostipite delle eroine italiane del fumetto erotico. Il primo libro di Valentina esce nel 1968. Dopo di lei crea vari altri personaggi (Belinda, Bianca, Anita...), realizzando anche sofisticate versioni a fumetti di alcuni classici della letteratura erotica, quali "Emmanuelle" tratto da E. Arsan, "Justine" tratto da de Sade, e "Histoire d'O" (1973) tratto da Pauline Reage, ma anche "Dr Jackill e Mr Hide".
Roland Barthes ha parlato dei fumetti di Creapx come della "Grande Metafora della vita".
"Era bravo, colto e oltretutto costava meno di alcuni autori che erano già mostri sacri, come Pratt, così dovendo scegliere un disegnatore italiano per Linus lo chiamai e in breve fu il successo": Giovanni Gandini, il mitico inventore della rivista "Linus" e della Milano Libri Edizioni, racconta così gli esordi di Guido Crepax. "Avevo conosciuto Guido attraverso il fratello che lavorava alla Ricordi - spiega Giovanni Gandini - e decisi di chiamarlo perchè avevo bisogno di un disegnatore italiano. Lui era bravissimo, colto, con tanti interessi. Insomma il nostro è stato un incontro di livello decisamente più alto rispetto a quello con altri autori di fumetti. La mia fu una scelta di gusto, mi piaceva il tratto di Guido".
La fama di Crepax è legata a Valentina. Fisicamente Valentina è la copia dell'attrice americana Louise Brooks, icona della donna fatale della Hollywood anni Venti. Una somiglianza, che si esaurisce, tuttavia, nei tratti del viso e nel caschetto nero; per il resto sono donne assai lontane l'una dall'altra: la Brooks incarna la donna ammaliatrice, con la sua aria innocente tesa a nascondere il suo istinto di mantide; Valentina è una donna moderna, emancipata, che vive il rapporto uomo-donna in maniera paritaria, anche se marcatamente esibizionista. Ogni poche pagine, infatti, questa giovane donna, dal corpo fragile e snello, sottilmente sensuale, si mostra nuda, o, meglio ancora, in stivaletti neri, corsetto, calze a rete e reggicalze di pizzo. Di professione Valentina fa la fotografa ed anche questo la porta a vivere fra la realtà, il sogno e il ricordo.
L'unico modo di liberarsi di una tentazione è cedervi Oscar Wilde

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Messaggioda pila » gio 25 ott 2007, 10:47

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