Seconda Genesi: gli "All new, all different" X-Men
La copertina di Giant Size X-Men n. 1
Un nuovo scopo venne operato dalla Marvel nel 1975, per mano degli autori Len Wein e Dave Cockrum. Questa volta i due autori decisero di approfondire la problematica della "differenza" - argomento portante della intera serie - sostituendo agli adolescenti un gruppo di mutanti adulti provenienti da parti diverse del mondo. I componenti di questo gruppo di X-Men "Tutti nuovi, tutti differenti" (come recitava lo strillo nella copertina del primo numero del nuovo corso) erano:
Banshee (Sean Cassidy), irlandese in grado di emettere onde soniche dirompenti e devastanti
Colosso (Piotr "Peter" Rasputin), contadino russo superforte con la capacità di trasformare il suo corpo in acciaio organico
Nightcrawler (Kurt Wagner), agile elfo (pelliccia bluastra, coda prensile, tre dita per mano e per piede) tedesco in grado di teleportarsi, aderire alle superfici e nascondersi nelle ombre
Sole Ardente (Shiro Yoshida), mutante giapponese che poteva emettere scariche di plasma solare e volare
Tempesta (Ororo Munroe), keniota con la capacità di manipolare le condizioni atmosferiche, che nel suo paese era considerata una vera dea
Thunderbird (John Proudstar), pellerossa incredibilmente veloce ed agile
Wolverine (James Howlett, detto anche Logan), ex-agente governativo cadanese con un coefficiente di guarigione maggiore rispetto alla media, oltre ad uno scheletro di adamantio, tre artigli retrattili per mano e sensi animaleschi.
Nella prima avventura del nuovo gruppo, in Giant Size X-Men n.1, il nuovo gruppo salva il vecchio gruppo, prigioniero sull'isola vivente di Krakoa. Al termine del numero i vecchi membri lasciano la scuola tranne Jean Gray e il fidanzato Ciclope, che diventa leader del nuovo team.
Curiosità: nella prima edizione italiana il nome di Nightcrawler veniva tradotto "Lombrico".
Gli X-Men degli anni novanta.
La serie ha la svolta decisiva quando a Wein si aggiunge ai testi il giovane Chris Claremont, che da lì a poco diventa l'unico scrittore della serie, diventando l'artefice del successo della serie con storie come "La saga di Fenice Nera", "Giorni di un futuro passato", "Inferno", e molte altre. Viene affiancato da grandi artisti come John Byrne, Jim Lee, Marc Silvestri, Barry Windsor Smith e molti altri; rimane lo scrittore di "Uncanny X-Men" (nuovo nome adottato poco dopo la "Seconda Genesi") e di altre testate legate al mondo mutante come Excalibur e X-Factor fino al 1991, anno in cui abbandona la Marvel, lasciando il posto ad altri autori.