Mandrake

Fumo di china...

Mandrake

Messaggioda Efisio » sab 27 ott 2007, 21:02

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Mandrake nacque l'11 giungo 1934 in America dalle magiche idee di Lee Falk e dalle straordinarie mani di Phil Davis: il primo autore e sceneggiatore delle storie, il secondo disegnatore. Si erano conosciuti in un'agenzia di pubblicità di St. Louis, dove lavoravano, Falk come redattore e Davis come disegnatore; e nel 1933 si erano trasferiti a New York in cerca di fortuna, e la trovarono quasi subito, grazie alla loro creatura.
Il fumetto ebbe subito molto successo fin dai primi anni dalla sua prima pubblicazione: in un primo tempo, fu pubblicato a strisce sul " New York American Journal", il cui proprietario era la King Features Syndacate, la maggiore agenzia di distribuzioni di comics presente in America. Successivamente, sempre su sollecitazione della K.F.S., incominciò la produzione di tavole domenicali, che uscivano nelle edicole soltanto la Domenica e che erano differenti dalle strisce solo per le storie: infatti, mentre queste ultime trattavano esclusivamente di storie a sfondo poliziesco, le tavolte abbracciavano ogni tipo di genere del fumetto pervenuto in America, nelle quali non mancava certamente la fantascienza.
Alla grande fortuna che il nostro mago trovò in suolo americano subentrò un'orrendo disgrazia: la Seconda Guerra Mondiale. Questa non solo sconvolse l'intro Mondo, ma mutò profondamente anche l'aspetto sia fisico che psicologico di Mandrake: noi, abituati a vederlo indossare un elegantissimo frac, con un cilindro e un bastone da passeggio, adesso lo vediamo sotto un'uniforme da merines con in mano un mitragliatore. Ciononostante, finito il secondo conflitto mondiale, Mandrake ritorna ad essere il nostro mago, indossando gliBLOG stessi vestiti di prima: siamo negli anni '50.

(http://www.ilvecchiofumetto.altervista. ... storia.php)
Gli anni 50 e 60 portano grandi cambiamenti nel mondo, e Mandrake ne è coinvolto: il boom economico del dopoguerra porta una diffusa voglia di benessere, arrichita sempe di più dal bisogno di cancellare l'incubo della guerra fredda; ed ecco che il "Magician" (Mandrake the Magician, è il nome intero del mago) muta la sua personalità in accordo con uno stile più essenziale e scarno del disegnatore Phil Davis. Mandrake abbandona quindi le sue arti magiche, repone il frac e il cilindro per vestire i panni di una affermato illusionista, che lavora segretamente per l'America. Poco dopo, immedesimandosi sempre di più nel suo ruolo, si mette al servizio dell'Inter-Intel, un'organizzazione segreta anti-crimine, che si prepone l'obiettivo di salvaguardare il benessere del suo Paese.
A tutta questa serie di grandi eventi, se ne aggiunge uno molto triste: la morte nel 1964 di Phil Davis, il cui posto viene preso da Fred Fredericks: cambia completamente quindi lo stile di vita di Mandrake, che va a vivere in una villa fortificata a Xanadu con la compagnia di Lothar, il possente "servo"/amico di colore del mago, e della bella Narda, con la quale fa coppia fissa. Qui entra un scena un nuovo personaggio: Hojo, il maggiordomo giapponese di Mandrake.
Questi sono i miei principi, e se non vi piacciono... beh, ne ho altri. (Groucho Marx)
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