Greystorm

[Silver Surfer]

Nuovo personaggio Bonelli

Antonio Serra, uno dei “papà” di “Nathan Never”, e il disegnatore Gianmauro Cozzi, a cui si devono pure le copertine di “Greystorm”, hanno immaginato un mondo, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in cui rivivono le atmosfere e le fantasmagoriche invenzioni alla Jules Verne: una coinvolgente epopea che si dipanerà per dodici mesi a formare altrettanti capitoli di un unico grande romanzo!

Greystorm n. 1, mensile
Grandi progetti

Soggetto e sceneggiatura: Antonio Serra
Disegni: Simona Denna e Francesca Palomba
Copertina: Gianmauro Cozzi

Siamo alla fine del Diciannovesimo secolo. Jason Howard e Robert Greystorm sono due giovani studenti in un college dell’Inghilterra vittoriana. Jason è diligente, colto e appassionato della Natura. Robert, invece, è indisciplinato, ma geniale e progetta di costruire una macchina che permetterà all’Uomo di volare. La sua ossessione per la tecnologia lo porterà a compiere delle scelte drastiche che lo condurranno verso un fatidico incontro tra gli eterni ghiacci del Polo Sud… un appuntamento con il destino che cambierà per sempre il corso della sua vita futura!

[Claudia]

Ma è una mia impressione, o i neo acquisti bonelliani chiamati a disegnare ed inchiostrare i nuovi progetti editoriali di Via Buonarroti...FANNO VERAMENTE CACARE?
Avete avuto pure voi l'impressione, sfogliando in edicola queste nuove proposte (tipo "Volto nascosto", "Demian" o questi fumetti di breve respiro), di trovarvi innanzi a quei disegni che erano il marchio (pessimo) di fabbrica delle vari testate concorrenti della Bonelli?
Intendiamoci,quei fumettacci da 4 soldi dai disegni veramente squallidi...ecco, da qualche tempo noto una certa approssimatività grafica in questi albi, ed è la ragione pr cui non li ho acquistati.

Mi interessava sapere cosa ne pensaste: la questione nasce dalla copertina di "Greystorm", il cui tratto grafico è parecchio grossolano, senza contare che strizza l'occhio alla veste grafica di alcuni prodotti Disney/Italia come Winx ed altro...
in pratica, un abominio, se si pensa alle copertine di Villa, di Corrado Roi, di Castellini o del compianto Galep!

[Silver Surfer]

Ultimamente ho smesso di comperarli perchè ho poco tempo per leggerli e zero spazio per conservarli: ho letto il primi due di Caravan, e non ho percepito questa trascuratezza grafica.
Certo che le copertine come le realizza Villa, penso abbiano delle tempistiche e dei costi ormai fuori-mercato

[Silver Surfer]

dai scarsissimi proprio no......

[Silver Surfer]

Letto!
In effetti i disegni non sono proprio una linea chiara alla Pratt e non hanno certo la dinamicità di un Castellini.
Chi era abituato ai disegni di un Giardino o di un Villa, certo noterà una certa trascuratezza del dettaglio, ma penso che questa sia una cosa pure voluta; suppongo che si cerca di raggiungere un nuovo target di lettori.

Chine e matite di due fanciulle: largo al gentil sesso