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Editoriale Corno: un’introduzione
Se siete veri appassionati di fumetti e magari non più giovanissimi, le parole “Editoriale Corno” non possono lasciarvi indifferenti.
Prima delle Edizioni Panini, prima della Marvel Italia, e ancor prima della Star Comics, negli anni ‘70 e primi anni ‘80 fumetti americani in Italia era sinonimo di Marvel, e Marvel era sinonimo di Editoriale Corno.
Questa casa editrice ha quindi forgiato un pezzo di storia del fumetto italiano. Ed in ogni senso, dato che non si è limitata a pubblicare solamente fumetti americani ma ha anche prodotto fumetti italiani ancora oggi considerati di culto.
La Marvel sbarca in Italia
Benché qualche purista possa obiettare che La Marvel è stata pubblicata per la prima volta su Linus e solo dopo dall’Editoriale Corno, il nostro obiettivo non è portare avanti una disamina filologica su chi sia stato il primo ad arrivare, ma piuttosto ricordare chi è stato il più intraprendente e determinato nell’impresa.
Quello che Andrea Corno, e più in generale la casa editrice di Milano, fece nei primi anni ’70 infatti fu quello che altri non ebbero il coraggio di fare, ossia puntare con forza su questi personaggi così simili ma al tempo stesso così diversi da Superman e Batman.
Fu così che nelle edicole italiane iniziarono ad apparire per primo Lo Stupefacente Uomo Ragno (30 aprile 1970), quindi L’Incredibile Devil, I Fantastici Quattro, Il Mitico Thor, Capitan America etc etc…
Gli albetti presentavano con cadenza quattordicinale o mensile non solo le avventure del “titolare” ma anche di comprimari, così insieme all’Uomo Ragno comparvero le prime avventure del Dottor Strange, insieme a Devil appariva Silver Surfer, e così via.
Pian piano, tutto l’Universo Marvel approdò nelle edicole. Le storie al confronto di quelle odierne erano semplici e lineari eppure “i super eroi con super problemi” fecero presa sul pubblico italiano. Anche perché si trattava di capolavori! Gli autori erano Stan Lee, Jack Kirby, Steve Ditko, Gene Colan, … solo per iniziare.
Le copertine non erano in cartoncino ma di carta, e le note esplicative a fondo albo non esistevano. Però c’era l’angolo della posta dove i bambini chiedevano informazioni su quale eroe fosse più forte e i bambini cresciuti chiedevano se potessero rivedere questo o quel personaggio. Le risposte erano spesso ironiche nel primo caso e spesso fumose nel secondo, però erano un importante collante tra il lettore ed il fumetto.
Periodicamente poi c’erano i “Messaggi alla Nazione” dove venivano spiegati i programmi della casa editrice firmati dall’onnipresente Luciano Secchi.
Il direttore infatti interveniva anche nelle preziosissime “mini-note” che all’interno della storia rimandavano a fatti antecedenti della serie o ad altre serie, e che facevano nascere in anche Italia la passione, ed in qualche caso la malattia, per la famigerata continuity marvelliana.
Altre serie Marvel pubblicate e degne di nota sono state Hulk e i Difensori, Gli Eterni, Shang Chi senza dimenticare il fantasy Conan e Ka Zar.
Inoltre furono pubblicati anche fumetti horror (ad esempio Dracula ed il Corriere della Paura) oppure tratti da film (Odissea nello spazio, La fuga di Logan,…), senza dimenticare incursioni nel mondo DC Comics (vedi la serie di culto Kamandi di Jack Kirby).