Franco Bonvicini " Bonvi"

Fumo di china...

Franco Bonvicini " Bonvi"

Messaggioda Silver Surfer » gio 22 nov 2007, 21:17

Bonvi Nato a: Modena
Data di Nascita: 31.03 1941
scheda di Giammatteo Roberto e Fabrizio Gallerani



Biografia

Bonvi, al secolo Franco Bonvicini, nasce a Modena il 31/03/41 e inizia a muovere i primi passi nel mondo del fumetto grazie all'amicizia con Francesco Guccini conosciuto nel 1956.

Prima ancora di lavorare nel campo del fumetto, lavora nella pubblicità, e prima ancora di pubblicare le sue Sturmtruppen, disegnava soldatini sulle tovaglie delle osterie per far divertire gli amici.

Il rapporto con il mondo militare è una fissa di Bonvi, che proprio nella sua serie più famosa sfrutta abilmente i luoghi comuni (i tedeschi, il fascista italiano vigliacco e opportunista..) per realizzare una feroce satira antimilitarista.

Pessimista di natura, si esprime nel campo del fumetto come umorista, e il suo carattere non può che portarlo all'umorismo inteso come dissacrazione dei miti: caratteristica sempre presente nei suoi lavori.

Tra i meriti storici di Bonvi, sono da segnalare "l'invenzione" del formato orizzontale (oggi presente con Lupo Alberto & C.), e l'uso regolare dei retini nel disegno (anche se lui stesso non si considerava un buon disegnatore). Inoltre e' stato forse il primo ad essere l'agente di se stesso, pubblicando i propri lavori senza mai cederne l'esclusiva.

1965| Grazie a Guccini inizia la sua collaborazione con la "Vinder Film", studio di animazione di caroselli, dove conosce Guido de Maria e partecipa alla realizzazione di indimenticabili "réclame" (una per tutte quella dell'Amarena Fabbri e di Salomone pirata pacioccone).
1966-67| In quegli anni ha anche numerose esperienze in campo cinematografico (truccatore, costumista) arrivando persino a recitare in "Come rubammo la bomba atomica", famosa commedia di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, diretta Lucio Fulci, dove interpretava il ruolo del maldestro agente segreto americano Flint.
1968| Al Quarto Salone di Lucca, vince un concorso indetto dal quotidiano Paese Sera con quello che diventerà il suo cavallo di battaglia, Sturmtruppen, probabilmente la più popolare striscia all'americana realizzata in italia. E' nuova l'ambientazione, l'esercito tedesco ormai sull'orlo della disfatta, gustose le invenzioni linguistiche, inconsueto lo stile grafico, basato sui retini. Dalla serie vengono tratti anche due film, parecchi cortometraggi animati e una notevole quantità di oggetti di merchandising.
1968-70| Scrive e disegna, assieme all'amico Francesco Guccini, le Storie dallo spazio profondo, pubblicate sulla rivista mensile Psyco, dove sperimenta per la prima volta uno stile realistico. In quegli stessi anni nascono anche le prime storie della serie Incubi di provincia, proseguite poi a singhiozzo fino al 1977, autentici gioielli di umorismo grottesco. E' proprio con queste storie che Bonvi inizia ad inserirsi come protagonista dei suoi fumetti.
1969| Per le edizioni Alpe inventa i personaggi di Capitan Posapiano e Cattivik (antico progetto che si era intravisto già sul n.0 di "undercomics"). Cattivik, parodia dei fumetti neri dell'epoca, costituirà l'eredità che Bonvi concederà a Silver, al secolo Guido Silvestri oggi famoso autore di Lupo Alberto e al periodo giovanissimo collaboratore di Bonvi, che ne proseguirà le storie.
1971| Assieme a Guido de Maria crea, per la trasmissione televisiva "Gulp! Fumetti in TV", Nick Carter che traspone a fumetti l'anno successivo sul Corriere dei Ragazzi. Una delle serie più famose di Bonvi, impostata su un piano esclusivamente umoristico per ragazzi, la serie si presenta come parodia dell'investigatore infallibile alla Sherlock Holmes, in cui il protagonista è felicemente affiancato dalle due spalle Patsy e Ten, che si producono in una sequenza di battute ormai caratteristiche della serie: "e l'ultimo chiuda la porta", "tu sei Stanislao Moulincksi!" "ebbene sì, maledetto Carter, hai vinto un'altra volta".
1973-74| disegna le Cronache del dopobomba, visione apocalittica del nostro mondo, dopo l'olocausto atomico. L'editoria italiana ritiene il fumetto troppo hard e la serie avrà quindi la sua prima pubblicazione in Francia l'anno successivo. Alla I edizione del festival di Angouleme Bonvi vince il Prix International St. Michel.
Il premio gli apre le porte del mercato francese: realizza, sui testi Mario Gomboli, le avventure di Milo Marat (altra raffigurazione di Bonvi) e collabora con numerose riviste (Pif, Scope) e autori francofoni (Claude Moliterni in particolare). Trasferitosi temporaneamente in Francia (vi rimarrà fino al 1980) diventa anche vignettista satirico per l'Humanitè, quotidiano francese di sinistra.
1974| Vince lo Yellow Kid al decimo Salone internazionale del fumetto di Lucca e l'altrettanto prestigioso premio Nettuno, assegnato dall'ANAF di Bologna (che riceverà poi anche in una altra edizione).
1978| Pubblica per la collana Un uomo un'avventura edita da Sergio Bonelli (con il marchio Editoriale Cepim) "L'uomo di Tsushima", lunga storia a colori, capolavoro drammatico nel quale, ancora una volta, Bonvi si ritrae nei panni, nientemeno, che di Jack London.
1979| Disegna Marzolino Tarantola, parodia di Saturnino Farandola di Robida e ne realizza anche la trasposizione animata per la nuova serie dei fumetti in TV (ribattezzata Supergulp!).
1982| Realizza per il Playboy italiano una parodia dissacrante degli ormai emergenti cartoni giapponesi: "Heidi contro Ufo Robot".
1985-90| Viene eletto nel consiglio comunale di Bologna e con Red Ronnie (Gabriele Ansaloni) si lancia nell'editoria fondando la G.Vincent che edita per questo breve periodo il nuovo mensile delle Sturmtruppen e la rivista Be Bop a Lula.
1993-94| Per Comix, periodico di Franco Cosimo Panini realizza, a scopo esclusivamente benefico, Blob nato da una costola delle Sturmtruppen e definito come "il fumetto di merda di Bonvi" e per Linus il Calendario di Frate Indurino.
1995| Sempre per Comix disegna brevi storie ispirate alle leggende urbane dove l'assurdo quotidiano viene messo alla berlina e scrive i testi di due storie umoristico-grottesche di argomento analogo, affidate a Giorgio Cavazzano, da pubblicare sul balenottero di casa Bonelli, Zona X. Purtroppo, non farà mai in tempo a vederle pubblicate: il 10 dicembre 1995 muore tragicamente, viene investito da un pirata della strada, mentre si reca a registrare una puntata della trasmissione televisiva Roxy Bar. La prima delle due storie, è stata pubblicata nel mese di maggio del 1998 sul secondo numero de I grandi comici del fumetto.




Dicono di lui..

"La sua biografia la scrivevamo un po' tutti, oralmente. Quando ci incontravamo, noi amici, dopo un po' ci tramandavamo le sue gesta: Bonvi ha fatto questo, ha fatto quest'altro. La sai l'ultima su Bonvi?"

Giancarlo Governi, in "Bonvi", ed. Comic Art, 1996

"Credo che Bonvi scoppierebbe in una grande risata soddisfatta se vedesse tutti i suoi amici ed estimatori mobilitati a commemorarlo"

Rinaldo Traini, in "Bonvi", ed. Comic Art, 1996

Magnus e Bonvi: "Ricordo anche la grande amicizia che li univa e la disperazione di Bonvi quando venne a conoscenza del terribile male che aveva colpito l'amico Magnus e poco dopo il profondo dolore, terribile caso del destino, che lessi nel volto di Magnus già segnato dalla malattia quando, incontrandolo all'osteria dopo l'incidente a Bonvi, mi disse: "hai visto che è successo? che incredibile tragedia!"

Massimo Marchignoli, Sindaco di Castel del Rio

"La mia vera grandezza è che io non so disegnare!"

Bonvi
”Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
E lo sguardo dritto e aperto nel futuro”
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