Lesson 12
Virtual Djè un ottimo software per mix live.
Molto settabile con una infinità di Skin per ogni evenienza, anche mix video di buona fattura.
L'interfaccia grafica di default ricalca una consolle analogica con mixer centrale e due piatti ai lati; ma l'aiuto e le facilitazioni sono davvero tante.
Dal menù in basso a sinistra si possono caricare le playlist di brani da mixare: i pezzi verranno analizzati dal motore di ricerca dei BPM e visualizzati nella parte bassa centrale.
Una volta che abbiamo caricato quello che ci serve, basterà trascinare un pezzo sul piatto per averlo disponibile alla manipolazione.
Trascinate un altro pezzo sull'altro piatto e procedete al beatmatch.
Se non volete perdere tempo, col tasto Syncro, che varia di posizione e denominazione a seconda delle skin utilizzate, avrete la messa in fase dei due pezzi, e ne avrete il controllo visivo, traguardando i grafici dei pezzi che solitamente sono nella parte alta della skin.
Noterete pure dei rettangolini e dei quadretti appena sotto il grafico: i rettangolini sono le battute e i quadretti le controbattute ( comodo ehh!).
Se spostate il mouse sul disco virtuale o sul grafico, noterete che questi, diventato come una mano, si potrà usare con le tecniche proprie dei dj analogici, con tutte le limitazioni del caso.
I grandi vantaggi del digitale stanno nella completa manipolazione in live: possibile ad esempio il reiterare giri di loop variabili o il "killeraggio" dei bassi, tanto in voga nei sistemi analogici, per non parlare dei Samples a tempo applicabili ad ogni momento o degli effetti audio tra i quali ottimi flanger, sempre a disposizione.
Non manca certo la possibilità di marcare, e diverse volte, un singolo pezzo con punti di Cue, tra le altre cose registrabili.
Fine della lesson 12.