Silver Surfer ha scritto:... il Founder rivendica la "just primae noctis???
prodigi della nanotecnologia: realizzato il primo transistor composto da un solo atomo di fosforo posizionato su una superficie di silicio: un primo passo per la creazione di un rivoluzionario computer
Il transistor è in grado di operare alle temperature dell'elio liquido e il misuratore del trasporto elettroni ha dimostrato la presenza di "discreti livelli di quantum" nello spettro energetico dell'atomo di fosforo.
Il risultato e' stato raggiunto molto prima di quanto si riteneva in precedenza (il 2020 sulla base della cosiddetta legge di Moore secondo cui le prestazioni dei processori, e il numero dei relativi transistor, sono destinati a raddoppiare ogni 18 mesi) e fornisce una garanzia per il futuro delle nanotecnologie per le quali e' fondamentale controllare e costruire dispositivi con una estrema precisione a livello atomico.
La realizzazione di un computer quantico è legata alla proprietà di polarizzazione di fotoni e, soprattutto, alla capacità che essi hanno di viaggiare in direzioni opposte, comportandosi come se avessero le stesse identità ed occupando virtualmente la medesima posizione contemporaneamente
che durante le operazioni di calcolo del computer quantico non è possibile sapere nulla su quanto avviene all'interno di esso, tranne che i qubits diventano bit convenzionali quando è pronta la risposta finale.
nei computer quantistici le operazioni possono essere effettuate lavorando a temperatura ambiente pilotando gli spin con segnali a microonde
Merlino ha scritto:E ricorda bene: un atomo di fosforo è enormemente più grande di un fotone della Bellucci.
Silver Surfer ha scritto:... vorrei far presente che assumere questa posizione facilita il passaggio di fasce d'elettroni.
Silver Surfer ha scritto:La famosa Bomba Javascript...
O la formosa bomba ?
https://www.picclickimg.com/d/l400/pict ... -Boobs.jpg
La cosa ancora più affascinante è però provare a immaginare quali sorprendenti macchine potrebbero “emergere” da questa pletora di studi ancora in odore di fantascienza nel momento in cui si riuscisse, come ha ipotizzato più di uno studioso, tra cui il cibernetico statunitense Raymond Kurzweil, a utlizzare molecole di Dna per costruire computer quantistici, facendo cioè in modo che i codici della vita incontrino i codici della materia...
A quel punto, reputano gli esperti, le macchine avranno raggiunto una tale complessità che non sarà per loro difficile replicare i cento miliardi di neuroni e i triliardi di sinapsi che costituiscono il cervello umano. E proprio da questi densi labirinti di interconnessioni creati artificialmente potrebbero un giorno affiorare i primi veri sistemi d’intelligenza “non umana”.
Fatto sta che in molti laboratori del mondo gli scienziati hanno già iniziato a sperimentare l’uso di reti neurali animali “vere”
per creare computer organici, oltrepassando quella linea di confine tra materia animata e materia inanimata che sembrava fino a solo poco tempo fa invalicabile.
Silver Surfer ha scritto: A quel punto, reputano gli esperti, le macchine avranno raggiunto una tale complessità che non sarà per loro difficile replicare i cento miliardi di neuroni e i triliardi di sinapsi che costituiscono il cervello umano.
ha l'indubbio vantaggio che potrebbe servire anche subitaneamente alla preparazione veloce di un piatto di pasta asciutta.singolo filamento o a doppia elica, inserito in una provetta di acqua salata
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