articolo Web-In
Articolo di unilab.eu
Kali Linux è un’interessante suite di programmi (si parla di oltre 300 applicativi), che permettono di eseguire test di varia natura sulla sicurezza informatica. Questa raccolta è pensata per aiutare i tester e gli esperti di scienza forense digitale a individuare falle nelle reti aziendali, exploit e molto altro.
Il penetration testing è uno strumento molto affine al concetto di hacking etico (e sono proprio le grandi aziende a richiedere questo tipo di test agli esperti di cyber security). Per eseguirlo servono applicativi specifici a seconda del tipo di falle che si stanno cercando. La nuova distribuzione di Linux raccoglie tutti i migliori programmi per l’esecuzione dei test più vari.
Kali Linux nel dettaglio
Ci sono tanti motivi per cui Kali Linux sta rapidamente diventando la suite più apprezzata da chi lavora sulla sicurezza degli ambienti Linux. Innanzi tutto essa si basa su Debian, una versione più recente e molto stabile del noto sistema operativo open source.
In più è pensata per operare da Live CD o Live USB, il che significa che questa distribuzione può essere lanciata da un supporto esterno (USB o CD appunto), senza la necessità di installarla sul PC da testare. Ciò permette di non lasciare alcuna traccia dell’esecuzione dei programmi stessi.
L’altro aspetto che la contraddistingue è la possibilità di personalizzare l’installazione dei programmi. Come già detto, Kali contiene oltre 300 applicativi dedicati alla cyber security, ognuno dei quali è adatto a un determinato tipo di test.
Non sempre però si rende necessario utilizzarli tutti, ecco dunque che il tecnico può scegliere di creare un pacchetto di installazione con solo quelli che gli servono per effettuare test specifici. Questa caratteristica aggiunge particolare flessibilità agli usi che si possono fare della suite.
Alcuni programmi interessanti di Kali Linux
Gli sviluppatori di Kali Linux hanno basato la loro creazione su BackTrack, un’applicazione che aveva funzionalità simili, ma molto più limitate. In questa nuova distribuzione, più dinamica e aggiornata, si è voluto dare la possibilità di adottare un unico strumento contenente tutti i tool più importanti per testare la sicurezza informatica.
Ecco alcuni esempi dei programmi che è possibile trovare all’interno di Kali e la loro funzione principale:
Nmap, uno scanner di porte per carpire eventuali anomalie;
Wireshark, uno sniffer che permette di monitorare il flusso di dati, raccogliendo informazioni utili come indirizzi IP, ecc.;
John the ripper, un decrittatore di password che funziona sia per quelle di sistema come anche per quelle di rete;
Aircrack-ng, un ottimo programma per eseguire penetration test sulle reti wireless.
Già solo questi pochi applicativi sono sufficienti per dare un’idea concreta delle enormi potenzialità di Kali Linux. L’ampio spettro di funzionalità, però, è diventato anche motivo di preoccupazione per alcuni che ritengono Kali uno strumento troppo potente, che può essere utilizzato con intenzioni malevole.
Kali Linux è il modo veloce per diventare hacker?
Una delle critiche maggiori che vengono mosse alla distribuzione dedicata alla cyber security di Linux, è che essa sia uno strumento di cui le persone possono abusare per compiere crimini informatici. Un’obiezione più che lecita visti i tool che la suite raccoglie, ma anche dettata dalla mancanza di conoscenza.
Non si può diventare hacker semplicemente utilizzando Kali Linux, poiché essa richiede una vasta conoscenza del sistema operativo open source. Certo, molti tool hanno un’interfaccia grafica semplificata, ma altri si avvalgono delle linee di comando (che bisogna conoscere).
Insomma, non si possono commettere cyber crimini semplicemente installando Kali Linux su una chiavetta USB. Servono conoscenze, abilità e competenze, che si maturano solo con anni di studio e pratica.
