HOUSE music

HOUSE music

Messaggioda Silver Surfer » mer 3 ott 2007, 19:42

L'house music nasce come sviluppo della disco music, che era in fase di stallo creativo dopo il periodo della "febbre del sabato sera". La direzione è quella di mescolare elementi di modernità (elettronici) a quelli della tradizione musicale americana fatta di jazz, funk e soul e successivamente contaminata dalle sonorità delle nuove etnie immigrate negli USA. In questo campo, dj/producers come il newyorkese, di origini portoricane, Louis (detto Little) Vega sono stati importanti innovatori, fondendo all'house ritmi latini e caraibici come la salsa. Anche l'hip-hop ha vissuto un periodo di scambio culturale con la House music, come testimoniano i dj di scuola newyorkese Todd Terry, Kenneth Gonzalez (aka Kenny Dope) e Roger Sanchez e dj bebo da brusciano, che dalla scena hip hop afroamericana sono passati alla house music.

La Storia

La storia inizia più o meno negli anni '60 quando un gruppo di giovanissimi amici ottiene la tessera di soci del club Loft, l'attico di proprietà del dj David Mancuso dove egli stesso organizzava dei party rimasti nella storia e nell'immaginario dei clubbers di tutti i tempi. Il carisma di David, la sua musica, quel senso di gioia sul dancefloor che a detta di chi l'ha vissuto è stato qualcosa di unico, quelle feste che si trascinvano anche per 24 ore mentre sulla stessa pista ballavano gay, etero, bianchi, neri, ricchi, poveri, aveva affascinato quel gruppo di amici che aveva deciso di dedicare la loro esistenza alla musica e al continuamento dell'opera di Dave Mancuso diventando dj. Questi 3 amici si chiamavano Frankie Knuckles, Larry Levan e Nicky Siano. I loro nomi hanno segnato la storia del djing, perché sono stati i primi a sperimentare nuove strade in questo mondo. per prima quella del "beat mixing" che consiste nel sovrapporre il suono dei due dischi che prima vengono portati allo stesso "tempo", ma anche (insieme ad un altro genio del djing come francis grasso) del remixing, tagliando letteralmente pezzi di nastro delle bobine di registrazione delle canzoni e incollandole insieme, piu' l'aggiunta di altri suoni provenienti da drum machines, drum machines che entravano anche nei live, e insieme ai primi synt come il Minmoog e il Roland tb303(dj bebo) stavano cambiando le composizioni degli studi e la storia della musica.

Intanto Nicky Siano prende la consolle del "The Gallery" mentre Frankie Knuckles si sposta da NYC a Chicago, per diventare resident del "Warehouse"...nel '77 Nicky Siano cerca di convincere Frankie Knuckles a trovare lavoro per Larry Levan (al momento disoccupato) all'interno di qualche locale di Chicago, ma Larry intanto ha già deciso: comprerà un garage all' 84 di King Street e all'interno di questi organizzerà i suoi primi parties, il garage si chiamerà "paradise garage" e come avremo modo di vedere diventerà uno dei templi del nascente movimento house.

Si perché nell'aria c'è odore di cambiamento e il dj, ormai diventato un'antenna ricevente ed elaboratore delle mode e dei gusti, inizia ad adeguarsi proponendo qualcosa che tutti volevano e tutti invocavano, ma pochi eletti avevano la possibiltà di capire cosa fosse ed estrapolarla da quello che già esisteva, e che stava raggiungendo livelli sempre piu insoddisfacenti per il pubblico...ed è qui che nasce la house; un po' per gioco, un po' per caso, di sicuro non all'improvviso, e di sicuro il popolo non ha dovuto abituarcisi prima di amarla...la house è un non-genere, la house è fusione di culture, di idee, di generi diversi,la house non è un invenzione ma una scoperta perché nasce da cose già trite e ritrite all'epoca pur risultando fresca e piacevole alle orecchie del pubblico.

Forse il momento in cui nasce la house, come racconta Frankie Knuckels, è proprio quando camminando per le strade di Chicago nota un bar con un cartello "qui si suona musica house". Frankie entra incuriosito dalla scoperta di questo nuovo genere e chiede a un barista cosa fosse questa musica "house" e il barista gli dice "ma come Frankie, è proprio quello che suoni tu nel tuo locale!" e da lì per la house music la strada sembra essere in discesa. Il Warehouse trova un avversario a Chicago nel Music Box la cui selezione è diretta dal dj Ron Hardy, un altra grande figura carismatica che si spegne per problemi di droga nell'88. Sarà lui a dare una spinta a dj Pierre un ragazzo che giocando in maniera ingenua sul suo tb303 crea un suono così nuovo e difficile da capire, che subito viene definito "acid" Ron Hardy inizia a passare dischi acid nel Music Box, e riesce a passare uno stesso disco anche 5 volte nella stessa serata, finché la reazione del pubblico diventa da sbigottita e estasiata; questo da' i natali alla acid house e prova a sbarcare in europa grazie a Farley "jackmaster" Funk e Paul Oakenfold oltre che allo stesso Pierre. tutto questo mentre Frankie diventava un idolo grazie alla sua prima house, miscela di funk ed elettronica...e siamo nell'86, cioè quando Larry Heard lancia "can you feel it", altra pietra miliare della storia della house, in quanto apre il filone "deep house" della quale Chicago (insieme a Frankie) si stava facendo portavoce, ma proprio in quegli anni, un comportamento altamente speculativo delle case discografiche sancisce la distruzione del mercato house a Chicago, con conseguente fuga dei maggiori dj. Frankie Knuckles quindi approda di nuovo nella sua New York, dove gli viene offerta la consolle del Sound Factory Bar uno dei locali-mito di NYC chiuso solo nel 2005 quando viene acquisito da Erick Morillo che lo trasfoma in filiale della mega-catena Pacha

Proprio in quegli anni Larry Levan diventa una leggenda di New York, grazie alla sua house piena di soul, che in onore del suo locale viene riconosciuta come "garage". La gente impazzisce per Larry come impazzi' per la sua musa ispiratrice Dave Mancuso. Levan porta avanti set lunghi anche un giorno dove incanta il dancefloor. La gente era diposta a fare carte false pur di ottenere la tessera d'ingresso al Paradise Garage, mentre un negozio di dischi mandava degli incaricati alle serate di Larry per sapere che dischi mettesse e il giorno successivo alla festa tale negozio veniva preso d'assalto dagli avventori del locale per avere i dischi.

Ma proprio in quegli anni nasce lo Studio 54, un locale che cambierà per sempre il conecetto di clubbing. I suoi resident saranno prima John jellybean Benitez, Nicky Siano, Tony Carrasco, Ricky Kaczor, ed altri nomi di secondo ordine. Allo studio 54 la musica passava in secondo piano, il dj era contorno, era la gente, il locale che faceva la festa... ed infatti le più disparate leggende si narrano sullo studio 54, piscine di champagne, orge, uso sfrenato di droghe... fu anche il primo locale ad effettuare una selezione all'ingresso: gente come Michael Jackson e gli Chic dovettero vedersela con i buttafuori, perché per entrare allo studio 54 non serviva essere famoso, bastava la voglia di divertirsi e far capire che si sarebbe potuto contribuire alla festa in qualche modo senza guardare il ceto sociale, la razza o i gusti sessuali.

Per anni il paradise garage e lo "studio" furono le due essenze contrapposte del clubbing: da un altro la sostanza, la musica, la passione, il dj con la sua forza e le sue emozioni... da un altro l'apparire, la lussuria, la voglia di diveritrsi e basta, magari ballando... ma poi a cavallo degli anni '80 e '90 qualcosa si ruppe: i proprietari dello studio 54 furono indagati per droga mentre Larry Levan chiude il paradise garage per partire alla volta di un tour mondiale che sarebbe finito con l'arrivo a Londra, per diventare il resident di un nuovo locale: il minstry of sound... ma la vita di Larry stava per giungere al confine... tanti i suoi problemi: la droga soprattutto, e ci fu un giovane dj che poté testimoniare un cambiamento in lui, anche nella sua musica, dopo averlo sentito in una gig in giappone: questo ragazzo si chiamava Francois Kevokian.

E tutto questo accade mentre Tony Humpries era ormai consacrato, grazie al suo programma radiofonico sulla mitica kiss FM: lui ha portato nelle case, a ora di pranzo, la house music, i genitori ascoltavano la musica dei loro figli e questo fu una grande conquista per il genere... intanto nuovi dj emergenti bussavano alla porta della notorietà: Todd Terry, Dave Morales, Louie Vega Roger Sanchez...di cui molti provenienti dall'hip hop.

E' il perido d'oro della house music...in europa ci era già arrivata tramite l'Inghilterra grazie all'acid, ma i party acid furono mal visti dal governo Thatcher in quanto considerati pretesto per l'assunzione di LSD (infatti il termine acid fu equivocato per lungo tempo con l'uso di "acidi") e quindi la acid house passo' lentamente dal mainstream, dalla radio della BBC a rave illegali che usavano lo "smile" come simbolo di riconoscimento...tutto questo mentre in altri club inglesi si mescolava garage reggae e la nascente techno, per ottenere lo speed garage prima e l'[[UK garage]+ o 2step poi. Un altra importante contaminazione europea arriva ancora nei primi anni '90: è il periodo della trance, la dream progressive di importazione italiana, con "Children" di Robert Miles (Roberto Concina all'anagrafe) fa conoscere il genere trance. Da qui nasce la progressive house dove il termine "progressive" non allude a legami col progressive rock, bensì all'immagine di progresso che questa musica porta e che in europa trova la sua roccaforte.

Anche l'italia non è mai stata immune all'house: negli anni '70 Claudio Baldelli TBC Mozart & co. stavano facendo qualcosa di simile: mescolavano funk, reggae, dub, rock, elettronica e world music insieme a nuove sperimentazioni sul piano tecnico come un raffinamemento della scuola del "beat mixing" nasceva la musica "afro". Questa musica ancora oggi rappresenta un esempio di avanguardia nella musica elettronica, ma la musica afro era anche cultura, e la fine di questa cultura sancì la fine di questa musica. Ma nella musica nulla si crea e nulla si ditrugge e quando a fine anni '80 arrivarono i primi dischi new wave dal nord europa e house dall'america, molti dj si convertono a questo nuovo genere: primo tra tutti Claudio Coccoluto considerato uno dj piu rappresentativi di quelli italiani.

E siamo quindi arrivati agli anni '90: Larry Levan muore nel '93; "attacco cardiaco" dicono le diagnosi ufficiali, ma tutti sapevano già che si trattava di AIDS. Ma mentre un mito si spegne, altri dj stanno emergendo: Satoshii Tomiie, stellina giapponese che i genitori volevano giocatore di baseball, ma che per fortuite circostanze viene scoperto da Frankie Knuckles, che lo porta con se' assieme a David Morales nella famiglia Def Mix: la [[[def mix]] è una label, la prima, che nasce con l'obbiettivo di prendere commissioni di artisti pop che vogliono remixare i loro brani: molti si rivolgeranno alla def mix... gli U2, Madonna, Mariah Carey, Cher e molti altri ancora, tanto che Morales ottiene 2 Grammy come miglior remixer. La house è un dato di fatto: la house vende e molti dischi degli artisti appena citati avranno un boom di vendite grazie ai loro "house rmx". nel 92 todd terry lancia "missing" in collaborazione con lisa stansfield e nel '95 "can u party": due dischi che rivoluzioneranno la musica dance internazionale. ma gli anni 90 sono anche gli anni dei MAW, ovvero Kenny Dope Gonzales e Little Louie Vega, che tra remix e produzioni proprie (insieme al progetto nuyorican soul lasciano una grande impronta nel genere,mescolando un mood latino,il jazz e rimiche tribal su strutture talvolta innovative.... sono i tempi di "To Be in love" (feat. India) ,"runaway"....ma anche i tempi in cui la house è realtà...i club di tutto il mondo la suonano, e la gente di tutto il mondo balla gli stessi dischi, così come li suonano le radio. la strictly rhythm, la defected, nervous, queste sono le maggiori label e i loro artisti stanno per entrare nelle hit parade.......o almeno questa sarà la sorte di molti dischi alla fine degli anni '90: "homework" dei francesi daft punk diventa un must e frutta al duo Thomas bagalter/Guy De-Homem-Christo fama mondiale e un contratto milionario (di dollari) con la Virgin....seguirà per loro nel 2000 il nuovo atteso album "discovery" che sarà la colonna sonora di "Interstella 5555", film di animazione diventato un imperdibile per chi ama la musica elettronica. e sono proprio i daft punk (bangalter in primis) a mescolare funk ed elettronica nell'house e creare la "french house".....genere che sarà conosciuto dalle masse come "funky house" e che da fine anni 90 in poi vedrà un grande esplosione.

Tornando a fine '90, un altro dj che farà successo sulla scia della funky house è roger sanchez già consacratosi grazie al progetto release yourself (e alle sue compilation omonime) nel 2000 entra nella "top of the pops" grazie ad "another chance" mentre alla prima posizione campeggiava da settimane "little L" dello "space cowboy" Jay Kay (Jamiroquai), un altro che non ha mai disdegnato la house. e sempre nel 2000 la Francia dimostra di muoversi con forza: il già famoso chrisftophe de haune aka bob sinclar si consacra grazie a "the beat goes on" e "kiss my eyes" mentre porta avanti insieme a DJ Gregory e Martin Solveig il progetto africanism il tutto mentre dei MAW usciva "Work"

Poi il cambiamento: la house melodica iniziava a stancare, in europa la musica dance, genere derivato dalla trance, per colpa di un costante abbassamento di livello provoca la disaffezione del pubblico e quindi molto dj si riversano sulla house, contaminandola fortemente con i suond del vecchio continente, ovvero con l'elettronica, che da stockenhausen a Tiesto l'ha sempre fatta da padrona.. ecco che nasce la tech house ovvero house con infulenze techno, i pionieri di questo genere vengono identificati nelle persone dei cugini italo-belgi "benassi bros." che con "satisfaction" proposero una delle hit più vendute negli ultimi anni nel genere house

La tek house propizia il terreno per la elektro house, che sembra avere in italia e germania le sue roccaforti. Ma dalla danimarca una nuova svolta: un giovane ragazzo danese, Anders Trentemøller fa conoscere al mondo l'innovativo suond della minimal house, tantissimi dj ne vengono affascinati e la minimal dilaga fortemente portando a Trentemøoller premi su premi, e facendo diventare la Poker Flat, label di Steve Bug una delle label cardine della minimal-house (più propriamente detta micro-house, parlando di Steve Bug).Mentre però la corrente elettronica impazza esiste ancora un grossa fetta di mercato che stravede per i mood funky: joey negro (uno dei più grandi dj europei), ian carey, robbie rivera gli attori protagonisti ma soprattuto i dischi provenienti dalla Swedish House Mafia, gruppetto di DJ Svedesi (quasi tutti di Stoccolma) di cui fanno parte Eric Prydz, Steve Angello, Sebastian Ingrosso e Axwell. Con le loro ritmiche fortemente elettroniche ma non minimali, influenzate dai Daft Punk e dalla cosiddetta "French House" (vedi sopra), stanno riscuotendo molti successi sulle radio di tutto il mondo, e stanno leggermente influenzando la Club-Culture del 2005/2006.

Etimologie

Riguardo ai vari sottogeneri, l'etimologia è molto semplice: si prende il nome del genere "contaminante" e lo si mette davanti alla parola "house", quindi "funky house" (house contaminata dal funk), "soulful house" (house contaminata da soul, ma diversa dal "garage"), "hard house" (house contaminata dall'hardstyle) ecc. Gli unici generi che esulano da questa regola sono "acid house" (dove acid è una sinestesia che associa il particolare suono di questo genere ad un sapora "acido") e deep house (dove deep sta per "profondo", un indicazione emotiva sul genere) esistono anche le definizioni di "chicago house" e "new york house". Nel primo caso si definisce una house dalla tipica connotazione deep e dai groove duri e atmosfere per lo più cupe. Nel secondo caso si parla tipicamente di soulful house nella sua accezione piu purista, e deep house dai toni più soft. questo perché entrambi i tipi di sonorità sono nati appunto dalle rispettive città citate

Ritmica

Il genere è caratterizzato da una metrica tendenzialmente in 4/4 con cassa in battere su ogni quarto, arricchita talvolta da pattern più elaborati. Una presenza fissa è lo "snare" (rullante) sui battiti pari e un "hat" (piatto) in controtempo, per accompagnare giri di basso in una o due battute. Il basso può essere acustico, elettrico o anche sintetico. Questo fa da base per la parte melodica che è composta diversamente a seconda dei generi ma che ha degli elementi comuni come la presenza di semplici fraseggi melodici di piano, chitarra acustiche o elettriche funky o jazz, complessi assoli di fiati e corde eseguiti spesso da turnisti jazz e linee vocali che traggono le proprie caratteristiche dal funk e dal soul.Un esempio classico puo' essere simboleggiato dalla mitica "Pump up the volume" dei MARRS. La frequenza metronomica è tipicamente di 105/110 bpm (ad esempio "mr. fingers - can u feel it") fino a 130/132, ma in media le canzoni house sono suonateintorno ai 125 bpm.

La canzone

La stesura di un pezzo house inizia quasi sempre con un "intro" fatta eseguendo i soli suoni di drum, intro che culmina in una pausa fatta di soli "pad" (suoni elettronici di accompagnamento) per poi partire col tema principale , con le sue variazioni. Poi una pausa di lunghezza maggiore e di respiro più "ambientale" e infine un nuovo tema centrale (magari ripetendo piu volte il ritornello) e un "outro" per chiudere il pezzo. L'intro e l'outro sono importanti nella house e in tutti i generi "dance" perché permettono ai dj di metterli in sequenza senza che il pubblico possa avvertire il cambiamento

Nel mondo

In Europa è arrivata qualche anno dopo sotto forma di acid house ovvero con suoni più ossessivi e duri. Ancora oggi l'house music è, tra i generi dance, il più seguito e il più amato. A livello internazionale ricordiamo djs come David Morales, Satoshi Tomiie, Yoshimoto, Erick Morillo, Trentemoeller, Frankie Knuckles, Danny Tenaglia, Francois Kevorkian, Little Louie Vega, Dave Morales e molti altri.
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