come cossiga insegna...che schifo...

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come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda milauki » gio 30 ott 2008, 11:57

ciao,
ecco un filmato che riprende quello che ha spiegato il Senatore nonchè ex Presidente della repubblica delle banane...

da Beppe Grillo.it

Ieri in Piazza Navona c'era un camion lasciato passare dalla Polizia.
Nel camion c'erano caschi, mazze, forse tirapugni e una ventina di provocatori.
Provocatori, non studenti.
I provocatori hanno picchiato gli studenti sotto gli occhi della Polizia.
Uno dei provocatori, come si può vedere dal video, è in rapporti affettuosi, di grande simpatia con la Polizia, come se fosse un collega.
La piazza era gremita. Un camion con mazze e teppisti poteva essere lì solo in due casi:
- perchè la Polizia lo ha consentito su ordine di qualcuno
- perchè la Polizia non governava la piazza.
Maroni, il ministro degli Interni, che prende istruzioni dettagliate, un portaordini dello psiconano, dovrebbe spiegarci cosa è successo e dopo dimettersi.
La politica è fallita. Il cittadino può solo dialogare con il poliziotto in tenuta anti sommossa.
Se non basta la Polizia, allora arrivano gli infiltrati, così i giornali e le televisioni di regime possono gridare agli "scontri tra studenti".
Giornalisti, non vi vergognate? Le vostre parole sono peggio delle mazze tricolori degli squadristi di Piazza Navona.




Vi ricordate...un buon insegnamento va sempre ascoltato e messo in atto...

ciao...milauki :cool:
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda echoes64 » gio 30 ott 2008, 12:33

solito problema: troppo lungo... però insomma. Giusto lasciarlo scritto... magari per rileggerlo fra un paio d'anni quando forse le cose saranno precipitate...

AVEVA l'aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c'era la manifestazione degli studenti a bloccare il traffico. "Ma ormai siamo abituati, va avanti da due settimane" sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi minuti un'onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati, paonazzi.

Davanti al Senato è partita la prima carica degli studenti di destra. Sono arrivati con un camion carico di spranghe e bastoni, misteriosamente ignorato dai cordoni di polizia. Si sono messi alla testa del corteo, menando cinghiate e bastonate intorno. Circondano un ragazzino di tredici o quattordici anni e lo riempiono di mazzate. La polizia, a due passi, non si muove.

Sono una sessantina, hanno caschi e passamontagna, lunghi e grossi bastoni, spesso manici di picconi, ricoperti di adesivo nero e avvolti nei tricolori. Urlano "Duce, duce". "La scuola è bonificata". Dicono di essere studenti del Blocco Studentesco, un piccolo movimento di destra. Hanno fra i venti e i trent'anni, ma quello che ha l'aria di essere il capo è uno sulla quarantina, con un berretto da baseball. Sono ben organizzati, da gruppo paramilitare, attaccano a ondate. Un'altra carica colpisce un gruppo di liceali del Virgilio, del liceo artistico De Chirico e dell'università di Roma Tre. Un ragazzino di un istituto tecnico, Alessandro, viene colpito alla testa, cade e gli tirano calci. "Basta, basta, andiamo dalla polizia!" dicono le professoresse.

Seguo il drappello che si dirige davanti al Senato e incontra il funzionario capo. "Non potete stare fermi mentre picchiano i miei studenti!" protesta una signora coi capelli bianchi. Una studentessa alza la voce: "E ditelo che li proteggete, che volete gli scontri!". Il funzionario urla: "Impara l'educazione, bambina!". La professoressa incalza: "Fate il vostro mestiere, fermate i violenti". Risposta del funzionario: "Ma quelli che fanno violenza sono quelli di sinistra". C'è un'insurrezione del drappello: "Di sinistra? Con le svastiche?". La professoressa coi capelli bianchi esibisce un grande crocifisso che porta al collo: "Io sono cattolica. Insegno da 32 anni e non ho mai visto un'azione di violenza da parte dei miei studenti. C'è gente con le spranghe che picchia ragazzi indifesi. Che c'entra se sono di destra o di sinistra? È un reato e voi dovete intervenire".

Il funzionario nel frattempo ha adocchiato una telecamera e il taccuino: "Io non ho mai detto: quelli sono di sinistra". Monica, studentessa di Roma Tre: "Ma l'hanno appena sentito tutti! Chi crede d'essere, Berlusconi?". "Lo vede come rispondono?" mi dice Laura, di Economia. "Vogliono fare passare l'equazione studenti uguali facinorosi di sinistra". La professoressa si chiama Rosa Raciti, insegna al liceo artistico De Chirico, è angosciata: "Mi sento responsabile. Non volevo venire, poi gli studenti mi hanno chiesto di accompagnarli. Massì, ho detto scherzando, che voi non sapete nemmeno dov'è il Senato. Mi sembravano una buona cosa, finalmente parlano di problemi seri. Molti non erano mai stati in una manifestazione, mi sembrava un battesimo civile. Altro che civile! Era stato un corteo allegro, pacifico, finché non sono arrivati quelli con i caschi e i bastoni. Sotto gli occhi della polizia. Una cosa da far vomitare. Dovete scriverlo. Anche se, dico la verità, se non l'avessi visto, ma soltanto letto sul giornale, non ci avrei mai creduto".

Alle undici e tre quarti partono altre urla davanti al Senato. Sta uscendo Francesco Cossiga. "È contento, eh?" gli urla in faccia un anziano professore. Lunedì scorso, il presidente emerito aveva dato la linea, in un intervista al Quotidiano Nazionale: "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno (...) Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano. Magari non gli anziani, ma le maestre ragazzine sì".

È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un'azione singolare, esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di seguirli ma vengo fermato da un poliziotto. "Lei dove va?". Realizzo di essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La battuta del poliziotto è memorabile: "Non li abbiamo notati".

Dal gruppo dei funzionari parte un segnale. Un poliziotto fa a un altro: "Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!". L'altro risponde: "Allora si va in piazza a proteggere i nostri?". "Sì, ma non subito". Passa il vice questore: "Poche chiacchiere, giù le visiere!". Calano le visiere e aspettano. Cinque minuti. Cinque minuti in cui in piazza accade il finimondo. Un gruppo di quattrocento di sinistra, misto di studenti della Sapienza e gente dei centri sociali, irrompe in piazza Navona e si dirige contro il manipolo di Blocco Studentesco, concentrato in fondo alla piazza. Nel percorso prendono le sedie e i tavolini dei bar, che abbassano le saracinesche, e li scagliano contro quelli di destra.

Soltanto a questo punto, dopo cinque minuti di botte, e cinque minuti di scontri non sono pochi, s'affaccia la polizia. Fa cordone intorno ai sessanta di Blocco Studentesco, respinge l'assalto degli studenti di sinistra. Alla fine ferma una quindicina di neofascisti, che stavano riprendendo a sprangare i ragazzi a tiro. Un gruppo di studenti s'avvicina ai poliziotti per chiedere ragione dello strano comportamento. Hanno le braccia alzate, non hanno né caschi né bottiglie. Il primo studente, Stefano, uno dell'Onda di scienze politiche, viene colpito con una manganellata alla nuca (finirà in ospedale) e la pacifica protesta si ritrae.

A mezzogiorno e mezzo sul campo di battaglia sono rimasti due ragazzini con la testa fra le mani, sporche di sangue, sedie sfasciate, un tavolino zoppo e un grande Pinocchio di legno senza più una gamba, preso dalla vetrina di un negozio di giocattoli e usato come arma. Duccio, uno studente di Fisica che ho conosciuto all'occupazione, s'aggira teso alla ricerca del fratello più piccolo. "Mi sa che è finita, oggi è finita. E se non oggi, domani. Hai voglia a organizzare proteste pacifiche, a farti venire idee, le lezioni in piazza, le fiaccolate, i sit in da figli dei fiori. Hai voglia a rifiutare le strumentalizzazioni politiche, a voler ragionare sulle cose concrete. Da stasera ai telegiornali si parlerà soltanto degli incidenti, giorno dopo giorno passerà l'idea che comunque gli studenti vogliono il casino. È il metodo Cossiga. Ci stanno fottendo".

.....Mi tocca perfino sorbirmi Conte che paragona la Juve al Verona di Bagnoli. Capite che livello sta raggiungendo il letame di questa giornata?
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda milauki » gio 30 ott 2008, 12:43

ciao,
l'ho letto tutto...e mi vien da vomitare...che paese di merda che è diventato l'italia...magari avere i soldi e le conoscenze di lingue straniere per andarsene...

ciao...milauki :cool:
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda echoes64 » gio 30 ott 2008, 13:39

secondo me c'è poco da essere di sinistra o di destra: se non ci si rende conto di cosa sta succedendo e ci limitiamo a "cambiare canale" per non essere disturbati dalla realtà si finisce male... Anche quelli che ritengono che queste cose capitano a chi se le va a cercare.
Ieri pomeriggio mia figlia di 15 anni, che fino a una settimana fa non sapeva nemmeno la differenza fra Presidente del Consiglio e della Repubblica e che stava vivendo questa protesta studentesca con l'istinto della curiosità che ha chi per la prima volta vede le cose andare in maniera diversa, è voluta tornare a scuola per vedere se anche da lei stava succedendo qualcosa di brutto, visto che nella sua scuola c'è un'assemblea permanente di studenti (che non impedisce lo svolgimento delle lezioni...badare bene).
Un bello scontro con la realtà!! nulla da dire... Vagli a raccontare adesso che quelli dovrebbero essere coloro che ci proteggono.. e che chi ci governa dovrebbe farlo "in nome e per conto" nostro.
Sicuramente una tappa significativa per lei nel suo processo di maturazione.

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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda Silver Surfer » gio 30 ott 2008, 13:55

Mettiamo in evidenza questo topic
”Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
E lo sguardo dritto e aperto nel futuro”
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda pila » ven 31 ott 2008, 10:03

milauki ha scritto:ciao,
ecco un filmato che riprende quello che ha spiegato il Senatore nonchè ex Presidente della repubblica delle banane...

da Beppe Grillo.it

Ieri in Piazza Navona c'era un camion lasciato passare dalla Polizia.
Nel camion c'erano caschi, mazze, forse tirapugni e una ventina di provocatori.
Provocatori, non studenti.
I provocatori hanno picchiato gli studenti sotto gli occhi della Polizia.
Uno dei provocatori, come si può vedere dal video, è in rapporti affettuosi, di grande simpatia con la Polizia, come se fosse un collega.
La piazza era gremita. Un camion con mazze e teppisti poteva essere lì solo in due casi:
- perchè la Polizia lo ha consentito su ordine di qualcuno
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Lo stesso senatore pochi giorni prima aveva ipotizzato proprio questo scenario cioe inserire nelle manifestazioni pacifice degli agitatori cosi da far scoppiare degli incidenti, a quel punto l apolizia era giustificata a caricare i manifestanti.....

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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda milauki » ven 31 ott 2008, 11:49

ciao,
purtroppo però anche questa volta nessuno si schioderà dalla propria sedia...anche perchè questi filmati non si vedranno mai in tv... :evil:

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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda Bionda Maledetta » mer 12 nov 2008, 15:10

Sapete cosa mi fa davvero ma davvero incazzare ????????????????
che ci sono persone che davanti a queste notizie di stupiscono
OOOOOO ma guarda OOOOO e chi lo avrebbe mai detto oOOOOO
ma ooo un cazzzo
ma dove cazzo credete che viviamo cazzzo in un paese libero eee??'
in un paese dove c'è la democrazia dove c'è la liberta ma cazzzooooooooooooooooo
quando lo dicevo io tutti a darmi adosso mi sono presa anche qualche bannatura (tra le tante)
cazzzo genova era tutto programmato lo vogliamo capire cazzzooooooooooooooooo
doveva andare cosi anche Giuliani cazzzo e capitato certo nn dico che nei loro piani ci dovesse scappare il morto ma c'è stato meglio cosi x loro e andato tutto secondo i piani cazzooooooooooo
APRITE GL'OCCHI CAZZO METTEVI DEGLI STUZZICADENTI E TENETELI APERTI E USATE IL CERVELLO XCHE A MOLTI GLI è RIMASTO IN STAND BY E


ps NN MI RIFERISCO A VOI SIA CHIARO
MA QUANDO SENTO STE NOTIZIE MI GIRANO ANCORA + LE PALLE XCHE SIAMO UNA BANDA DI COGLIONIII TUTTI
SCUSATE LO SFOGO VOI NN CENTRATE NULLA NULLA E RIFERITO A I PRESENTI
GLORIA

Immagine
QUANDO METTEVO CERTE IMMAGINI E POI COMENTAVO TUTTI A DARMI CONTRO XCHE ESAGERAVO MA QUANDO VEDI CERTE COSE COSA DEVI SCRIVERE ? LA FAVOLA DI BIANCANEVE

Immagine

PERSONE CHE HANNO ANCHE DETTO CHE HANNO FATTO BENE XCHE SE LO MERITAVANO MA X FAVORE



Immagine
E CERCHIAMO DI NON DIMENTICARE X FAVORE
UN SASSO GIA' E STATO UN SASSO DI UN DIMOSTRANTE !!!PEZZI DI MERDA :evil:
la brutta notizia e che dio nn esiste la buona e che nn ne hai bisogno
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda Bionda Maledetta » mer 12 nov 2008, 15:12

OOOOOO MA GUARDA IL VIDEO E STATO ELIMINATO MA PERBACCO E COME MAI
PEZZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII DI MERDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda Silver Surfer » mer 12 nov 2008, 15:16

difatti leggi qui
”Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda Bionda Maledetta » mer 12 nov 2008, 15:21


MANGANELLI LEGGERMENTE DIVERSI DA QUELLI DATI IN DOTAZIONE
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda pila » mer 12 nov 2008, 15:29

Hai perfettamente ragione Gloria, anche a me girano le balle e forte tipo frullatore, pero in italia non c'è la coscienza della protesta forte che fa ritornare i governanti sulle proprie decisioni.
Allora come fai a spiegare ai tuoi figli che quelli che ti governano sono gli stessi che ti dovrebbero tutelare e non lo fanno anzi.....
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda milauki » mer 12 nov 2008, 16:46

ciao,
ormai lo dicono pure apertamente...sanno di essere difficilmente toccabili ( vedi cossiga )...
una vergogna...

ciao...milauki :cool:
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Re: come cossiga insegna...che schifo...

Messaggioda Claudia » mer 20 mag 2009, 18:30

Il titolo del thead ("Come Cossiga insegna...che schifo...) cade "a fagiuolo" (la u è rafforzativa )))k ) in merito a quanto segnalato da Peter Gomez nel suo blog, condiviso con Corrias e Travaglio, "Voglio Scendere": che dire, il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, l'uomo dell'operazione Gladio e di chissà quant'altro, non si smentisce mai... :shock: :sad:

Venerdì 16 maggio, mentre infuriavano le polemiche sul caso Berluconi-Lario-minorenni, il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, ha consigliato al premier di non far approvare nessuna legge bavaglio sulla stampa. Secondo Cossiga, per evitare l'uscita di articoli di cronaca sgraditi, si possono benissimo usare altri metodi. Primo fra tutti il ricatto. Spiega, in proposito, l'ex capo dello Stato: «Si chiama un giornalista e gli si dice: "La smetti di pubblicare queste notizie? Ah no? Allora do alcune notizie su di te e sulla moglie e le figlie del tuo editore a un giornale concorrente. E poi dico al tuo editore che le ho pubblicate e che tu lo sapevi"».

Nessuno oggi è in grado di dire se il suggerimento di Cossiga sia stato seriamente preso in esame da Palazzo Chigi. O se, come non appare improbabile, le parole dell'ex presidente siano invece servite per tentare di disinnescare una manovra già in atto. Resta comunque un fatto. Le uscite di questo tipo segnalano quale sia la concezione della libertà d'informazione propria a buona parte delle nostre classi dirigenti.

Proprio ieri, in occasione della conferenza stampa in cui si è scagliato contro i magistrati "colpevoli" di aver condannato per corruzione il suo avvocato David Mills, Silvio Berlusconi ha detto: «Se Repubblica cambiasse atteggiamento potremmo trovare un accordo». L'oscura proposta, subito respinta al mittente dal direttore del quotidiano, Ezio Mauro, è emblematica.

Per il Cavaliere i media sono sempre fatti e diretti da persone che perseguono fini diversi dal diritto-dovere d'informare. Da gente che per qualche prebenda per sé o per il proprio editore è disposta a chiudere un occhio, anzi due, su ciò che sta accadendo nel Paese. Spesso, bisogna dirlo, questo è vero. Ma non sempre. E questo ci deve bastare per tener viva una non irragionevole speranza.
L'amore è la risposta.
Ma mentre aspetti la risposta, il sesso fa nascere alcune buone domande.
(Woody Allen)


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